Costruire la pace

Uno spunto di riflessione dopo la giornata di studio di mercoledì 26 febbraio e il convegno di martedì 4 marzo

Dove troviamo la vera Pace? Viviamo in un tempo in cui tutto è a portata di mano. Eppure, più siamo connessi, più siamo disconnessi e ci sentiamo soli. Cerchiamo fuori di noi qualcosa che non riusciamo a trovare, ma cosa ci manca davvero?

Lo diceva il Piccolo Principe: l’essenziale è invisibile agli occhi. Eppure, viviamo come se ciò che conta fosse solo quello che possiamo vedere, possedere, controllare. Ma la pace, quella vera, non si compra, non si scarica con un click. È un nutrimento che viene da dentro, dal legame con Dio.

Queste giornate ci hanno aiutato a guardare oltre la superficie e a chiederci: di cosa stiamo nutrendo il nostro cuore la nostra anima e la nostra mente? Abbiamo riscoperto una verità dimenticata: se ci sentiamo vuoti, forse è perché abbiamo smesso di attingere da ciò che conta davvero. La Sacra Scrittura “La Bibbia”non è un libro del passato, ma una luce per il presente, una parola che sa orientare, dare Pace, rispondere ai bisogni più profondi dell’uomo.

Il problema non è ciò che ci offre il mondo in sé, ma l’uso che ne facciamo quando cerchiamo in esso qualcosa che solo Dio può darci. Ci rifugiamo nei social, nei messaggi, nelle parole altisonanti e rumorose perché temiamo il silenzio. Ma nel silenzio Dio ci parla e emergono le domande più profonde: Chi sono? Cosa sto scegliendo ? Dove sto andando? Cosa conta davvero?

Se smettiamo di nutrire l’anima con ciò che la fortifica, se riempiamo il nostro tempo solo di cose superficiali, rischiamo di perdere il senso della vita. Noi siamo nel mondo ma non per il mondo, ma ce lo dimentichiamo. La Sacra Scrittura ci insegna che l’uomo non vive di solo pane, ma di ciò che alimenta davvero lo spirito, il cuore e la mente. La Pace non sta nell’avere di più, ma nel riscoprire ciò che conta.

Ma come possiamo parlare di pace se spesso siamo i primi a non viverla? Come ci poniamo noi cristiani verso chi non crede, chi non la pensa come noi? Non è forse questa la prima guerra che si combatte, ogni giorno, nel nostro cuore? Giudizi, pregiudizi, chiusure: quante volte ci separano dagli altri più di qualsiasi confine?

Forse la pace comincia proprio da qui: dal modo in cui impariamo a educare i nostri pensieri, a chiedere a Dio la grazia per vedere negli altri non un nemico, ma un fratello.

Le vite di Bonhoeffer, Don Milani, Don Tonino Bello , Madre Teresa di Calcutta , Papa Francesco, gli uomini e le donne di buona volontà ci ricordano che la Pace non è un’idea astratta, ma una scelta quotidiana. Non è assenza di problemi, ma il coraggio di affrontarli con onestà. Se non ci arricchiamo di ciò che conta, cercheremo conforto in ciò che ci distrae. Ma se torniamo alla Parola di Dio, ogni cosa troverà il suo posto: il progresso il cambiamento torneranno ad essere processi al servizio del bene e noi persone capaci di costruire pace, dentro e fuori di noi.

Alla fine, la domanda resta: oggi, scegliamo di nutrire il vuoto o la vera pace?

“Veritas ipsa pax est.” La verità stessa è la pace (adattamento di una citazione di Giambattista Vico, 1668-1744).

Raina Lusuardi

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